il Fiume e la Memoria festival d'arte varia
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30 luglio 2002

Paragoni con Parigi e citazioni di Flaiano
Sgarbi elogi al fiume e all'arte
F. Santamaita

Pescara – Arriva con 90 minuti di ritardo prelevato direttamente dalla toscana, si cambia al volo in un furgone e fa il suo ingresso alla cerimonia inaugurale del Festival di arte varia "Il Fiume e la Memoria" alle 20:30. E' inguaribile Vittorio Sgarbi, che fa sospirare tutto il pubblico femminile in trepida attesa (circa 200 persone) e il pazientissimo presidente della Regione Giovanni Pace, che si gode le ultime ore di tranquillità prima della battaglia odierna sul terzo traforo. Si scatena subito l'ex sottosegretario, che per il recupero del fiume paragona Pescara a Parigi, dove recentemente è stata aperta una spiaggia lungo la Senna, definendo poi <<idiota>> l'urbanista che ha concepito <<una schifezza come questa autostrada che attraversa il fiume, dando la precedenza alle macchine sui pedoni>>.
Un concetto ripreso più volte:<<Un'autostrada costruita qui sopra vuol dire: volevo asfaltare anche il fiume ma non ho potuto>>. Poi disquisisce di fiumi:<<spesso ho incontrato artisti che non riescono a staccarsi dal mare. A me è toccato nascere sul Po, in seguito ho frequentato fiumi come il Magra e il Trebbia e da lì deriva essere il mio uomo di fiume. Parigi e Pescara recuperano qualcosa che era stato usato male>>. Cita D'Annunzio, Flaiano, la casa di dante in Abruzzo, ma dice di essere felice di riscoprire il fiume: <<Un'operazione di riappropriazione, visto che esso era stato rimosso dalla coscienza collettiva.
Il fiume è il sangue di un luogo e gli dà vita, forza e intelligenza,: qui si è messa l'arte insieme alla natura con una contaminazione tra rumori, luci acque che sa di pop-art>>.
Infine un attacco ai no-global, che <<utilizzano strumenti sbagliati per richiamarsi ai luoghi originari, noi comprendere l'errore e prendere la parte buona >>.
Parla a ruota l'assessore alla cultura del Comune (nonché ideatore della kermesse) Licio Di Biase:<<E' una manifestazione che si conferma come evento culturale clou dell'estate. Abbiamo trasformato questa zona da area negletta ridotta a parcheggio a parte della città riscoperta, un'idea che preconizzavo già dagli anni Ottanta>>.
Entusiasta il direttore artistico Milo Vallone:<<Quest'edizione si differenzia per la dislocazione degli spazi espositivi e per il fatto che abbiamo finalmente sfondato la barriera tra fiume e argine>>. Intanto passa il peschereccio "Pugaciov" con un gruppo jazz che suona, mentre si consuma l'assedio di rito al bell'onorevole che si concede a baci e autografi.
 

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